Lo dicono i fiori caduti dai muri

“Lo dicono i fiori caduti dai muri” è una fioritura percettiva che ci si pone davanti come fissa naturalezza del reale: solo volatilizzando questa fissità si può davvero oltrepassare il visibile, e transitare nell’invisto, che è luogo floridissimo. La fioritura è nient’altro che la rappresentazione della fertilità. Quella parte volatile della materia integrata nella fissità.  È la fertilità del pensiero recuperato dallo scavo dello sguardo. Lo sforzo giardiniero in un muro è il superamento dell’identità che affiora -a suo tempo- imprevisto anche per noi: emergere in ciò da cui si è immersi.

Installazione di millecinquecento piccole sculture di porcellana bianca, non cotta, lavorata al tornio – alcune sculture di media grandezza- fotografia e ripresa video della concreta fluidità della terra.